Alla porte del borgo
di Casalini, a 7 Km da Panicale troviamo
la villa-castello di Montalera, è situata sopra un
colle a 350 m slm in posizione panoramica
dove dal cortile interno si apre una
splendida vista sul Lago Trasimeno.
Sui
versanti che si affacciano a sud del
lago, un fitto bosco di elci e querce si
estendono quasi a protezione delle mura
fortificate.
L’impianto è racchiuso entro una cinta
bastionata, con torri merlate, su una
struttura difensiva medievale ed è
composto dal palazzo, da una cappella,
dalla limonaia e da altri annessi,
costruiti in epoche diverse .
CASTELLO
DI MONTALERA (XVI° sec.) La forma della cinta segue la naturale
morfologia della sommità del colle,
disegnando un esagono con due lati più
lunghi (sul versante sud-occidentale) e
quattro più brevi (sul versante
nord-orientale, verso Perugia), difesi
da bastioni e salienti, Il perimetro è
di oltre 300 metri ed in alcuni tratti
la cortina muraria supera i dieci metri:
sono ancora visibili resti del fossato e
del ponte levatoio. Nel rispetto delle
realizzazioni cinquecentesche le mura
sono a scarpa per gran parte
dell’altezza, racchiudono il terrapieno
e sono di grande spessore per poter
sopportare i colpi di cannone; le uniche
aperture sono costituite da feritoie
orizzontali donde bersagliare gli
assedianti. L’ingresso alla fortezza
avviene attraverso un arco bugnato che
immette alla corte interna dopo aver
percorso una galleria ed una breve
rampa.
Tra i vari edifici addossati alla
cinta muraria, la mole maggiore è data
dal maschio, a pianta rettangolare, con
finestre ogivali, in parte murate, e
bucature difensive. Il torrione
medievale, “donjon”, è l’elemento meglio
conservato dell’impianto primitivo. Il
palazzo residenziale è disposto di
fianco al “donjon”, con una lunga e
bassa facciata ad L, risultante dalle
svariate modifiche succedutesi nel
tempo. Dell’impianto cinquecentesco,
restano le finestre rinascimentali che
si aprono sulla facciata posteriore,
verso il giardino di tramontana. Il
palazzo all’interno presenta un fronte
molto frastagliato essendo il risultato
di ampliamenti avvenuti in epoche
diverse. Il giardino è attualmente di
gusto romantico con fontane, alberature
secolari ed aiuole sinuose.
Originariamente il giardino era diviso
in sei aiuole dal viale principale e da
due secondari, queste erano bordate da
siepi di bosso squadrate e vasi di
agrumi negli angoli. Nel bastione
settentrionale era situato il giardino
del labirinto, con un ninfeo; un altro
piccolo giardino, senza i disegni delle
aiuole, era posto dietro al palazzo ed
era diviso dal primo dalla limonaia.
Ulteriori giardini senza disegno di
aiuole erano all’esterno della cinta,
dal bastione meridionale a quello
settentrionale ed antistanti l’ingresso.
Il castello fu probabilmente costruito
nel XII secolo. (Sotto, vista panoramica
dal Castello di Montalera, il lago
Trasimeno e verso la Toscana)
Nel 1535 il castello fu requisito e solo nel 1552 Carlo II Baglioni ne rientrò in possesso e completò i lavori di costruzione della cittadella. Nel 1600, Montalera passò ai potenti duchi della Corgna che lo possedettero fino al 1643; un ventennio dopo, fu acquistato dal cardinale senese Francesco Cennini. Con l’estinzione dell’asse ereditario maschile pervenne, nell’Ottocento, alla marchesa Eleonora Cennini, moglie del conte perugino Cesare Montesperelli.
L’intero impianto fu reso più confortevole, venne costruita la cappella in stile neoclassico ed intorno alla metà del secolo vennero rialzate le cortine medievali, ampliata la limonaia, costruiti gli edifici sul bastione meridionale e la torre loggiata sovrastante l’ingresso. La fortezza assunse così l’aspetto di un sontuoso palazzo. Gli eredi Montesperelli lo rivendettero, nel 1873, a cavaliere Ferdinando Cesaroni, dal quale lo acquistò il conte Agostino Oddi Baglioni, nel 1912, che trasformò la tenuta in una delle aziende agricole più importanti della zona. Nel 1970 fu venduto all’architetto Aladino Minciaroni di Roma che ne ha curato per anni il restauro. (Residenza privata non visitabile)